Nike il ritorno di un cult che non se ne era mai veramente andato, parlando di investement pieces, ecco un’autentica sicurezza
Nike il ritorno di chi non se ne è mai veramente andato. Come è possibile anche solo pensare ad una scarpiera dove non ci sia un paio di Nike?
Nike il ritorno
Ricorderai che eravamo già state, in passato, sulle tracce di un altro modello di sneakers iconico, le Converse All Star.
Parlare in una volta sola di tutti i modelli di sneakers di Nike sarebbe una vera impresa. Sono centinaia i modelli di scarpe da corsa, da città, da basket, da… tutto che Nike ha lanciato negli anni, sempre con incredibile successo.
Oggi ci concentriamo sul solo modello air force 1, ma vediamo da dove arrivano queste calzature iconiche.
Nike il ritorno… alle origini!
L’azienda nasce il 25 gennaio 1964, quando Bill Bowerman (un allenatore) e Phil Knight (un atleta podista) creano il marchio “Blue Ribbon Sports” (BRS) per importare le scarpe sportive Tiger dalla Onitsuka, in Giappone. Erano scarpe davvero uniche, in pelle, a suola piatta. Quell’azienda oggi non esiste più, sostituita dalla Asics.
In pochi mesi sono vendute 1300 paia di scarpe da corsa, nel 1965 le vendite raggiungono quota 20.000. Nel 1966 BRS apre il suo primo negozio al dettaglio a Santa Monica. La BRS approda poi, l’anno successivo, grazie all’aumento delle vendite, East Coast, a Wellesley, nel Massachusetts.
Nel 1971 si ruppero i rapporti con i giapponesi che decidono di vendere per conto proprio. Il 30 maggio 1971 nasce Nike, Inc. con il logo disegnato per 35 dollari da una studentessa di grafica, Carolyn Davidson.
Lo “swoosh” è la stilizzazione delle ali della Vittoria. Il nome del brand ha infatti origine dalla parola greca “nike”, che si legge come si scrive, che significa Vittoria.
Nike il ritorno
Il nome del marchio è consigliato da Jeff Johnson (uno dei collaboratori di Knight) e scelto fra le tante proposte fatte dai 45 collaboratori dell’epoca.
Nel 1976 la prima agenzia di comunicazione, la John Brown and Partners, con sede a Seattle, nella sua prima campagna, con lo slogan
“There is no finish line”
non mostra nessun prodotto Nike.
È il co-fondatore dell’agenzia, Dan Wieden, a coniare il famoso slogan
“Just Do It”
per una campagna pubblicitaria Nike del 1988, scelto da Advertising Age come uno dei cinque principali slogan pubblicitari del 20º secolo e custodito nello Smithsonian Institute.
Il logo e lo slogan rappresentano una tale icona popolare che persino la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) ne sceglie una versione stilizzata per la sua campagna contro il fumo di sigaretta, a favore di uno stile di vita sano e sportivo.
Nike il ritorno, le sneakers air force 1
Le Nike Air Force 1 nascono nel 1982 con lo slogan “Air in box” e devono il loro nome all’aereo privato del Presidente USA.
Sono le prime scarpe da basket con una bolla d’aria sul tallone che garantisce ammortizzazione e sostegno. Questo oggi è assolutamente banale, per quasi tutte le scarpe sportive ammortizzate, ma al tempo fu una grande innovazione.
Nike
La tomaia è molto simile a quello delle Nike Approach, uno scarponcino alto da trekking, che quindi aveva un ottimo supporto sul tallone ed era molto flessibile.
La soletta si ispira alla Cattedrale di Notre Dame, mentre per la suola il designer ha una grande intuizione e sceglie di andare contro alla tradizionale suola a spina di pesce di quegli anni.
Grazie all’aiuto di alcuni sportivi, Kilgore ideò una suola esterna con un pattern circolare, che serviva ad agevolare i movimenti di chi giocava sotto canestro e dei center.
Infine, sulla caviglia, posiziona un cinturino a strap. Questo serviva a tenerla bloccata ed evitare possibili infortuni e storte durante, ad esempio, i cambi di direzione.
Si tratta quindi di una scarpa da basket di elevato contenuto tecnico, la prima sneaker da basket prodotta e disegnata da Nike.
La prima variante non era total white, bensì bianca e grigia con la parte mediale in mesh.
Successivamente al lancio del 1982 Nike mette sotto contratto 6 giocatori NBA che indosseranno sul parquet le nuove Air Force 1.
E’ nato un mito!
Nike il ritorno… a furor di popolo!
Il successo delle air force 1 è planetario e un anno dopo esce anche la variante low.
Accade così che un trio di negozianti di Baltimora vola fino a Beaverton, sede della Nike Inc., per proporre una novità assoluta: ogni mese sarà prodotta una Air Force 1 in una colorazione differente.
L’idea è semplicemente geniale, così Charley Rudo, Cinderella Shoes e Downtown Locker Room trasformano Baltimora nella mecca degli sneakerheads della costa Est.
Air Force 1 modello for Baltimore
In tantissimi ogni mese viaggiano fino al Maryland per acquistare la “colorazione del mese”.
Visto che la politica del brand era di evolversi continuamente, senza fossilizzarsi su modelli passati, a prescindere dal loro successo, a metà del ’84 Nike decide di ritirare la produzione di Air Force 1 e concentrarsi sui modelli successivi.
I fan iniziano a richiedere con insistenza il ritorno della silhouette e, ispirati dalla “colorazione del mese”, customizzano da soli vecchie silhouette. Alla Nike Inc. resistono fino all’86, quando alla fine accettano di rimettere sul mercato la scarpa presso selezionati retailer della costa Est americana, seguendo il concetto già visto a Baltimora.
Ovviamente il successo prosegue senza sosta e non si fermerà più, con più di 2000 versioni uscite dal 1982 ad oggi.
Nike il ritorno oggi
E’ difficile pensare ad una calzatura più versatile. popolare, conosciuta delle Nike Air Force 1. Non c’è veramente nessun look, maschile o femminile o neutro, che non sia perfetto, completato da queste iconiche sneakers, soprattutto nella versione tutta bianca o bianca e nera.
Persino le creature mitiche che vengono vestite da stylist professionisti con i capi più cool del momento, le nostre celebrità preferite, scelgono le sneakers Nike air force 1 come statement piece dei loro look.
Con un investimento abbastanza contenuto, anche tu puoi aggiungere al tuo guardaroba queste scarpe che tutti amano ed hanno amato così tanto da costringere un colosso del marketing come la Nike a continuare a produrle.
Alla fine, Natale è vicino… puoi aggiungerle alla letterina a babbo Natale, e magari inventare un bellissimo family look, che ne dici? Vedrai che ne vale la pena!
A presto.