Gigliola Curiel, lo stile italiano vero, unico, intramontabile. Ne parliamo oggi per ricordare la storia di un’Italia che è stata grande e bella. Vai Vale…
Gigliola Curiel e la storia di una moda che è il nostro orgoglio.
Curiel, un marchio al quale è dedicata la mostra “Curiel – History and Future” appena inaugurata a Milano presso la Chiesa di San Carpoforo.
Valentina, forse lo avrai capito, ha poche idee alle quali è molto affezionata: l’etica, il valore autentico e la durabilità delle cose che acquista.
E’ una grande lettrice di etichette, il che le permette di riconoscere a prima vista se il capo che sta acquistando vale davvero il suo prezzo oppure no.
Per questo oggi tocca a lei. Dai Vale… chi è Curiel? Chi è Gigliola Curiel
Ciao Mamme,
che emozione oggi parlare di Curiel, la maison italiana che forse ha interpretato al meglio nel passato la grandezza della cultura e del gusto Italiano, ma che senz’altro, come suggerisce il titolo della mostra appena inaugurata a Milano, dedicata a questo gigante della bellezza e della moda, ha ancora moltissimo da raccontare per il futuro.
Ma cosa c’è dietro Curiel?
Le immagine che si trovano parlano da sole.
E raccontano di uno stile intramontabile, di una sartoria senza tempo, della cura dei dettagli più autentica e delle serate più straordinarie che l’Italia ricordi. Serate lontano dal chiasso, dal rumore, dall’eccesso.
Gli amici e clienti di Gigliola Curiel, dopo aver aperto il suo nuovo atelier a Milano, erano infatti Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Arturo Toscanini con la figlia Wally, Montanelli e Vergani.
E non c’era Prima alla Scala in cui i suoi tessuti primeggiassero come la serata stessa.
Tessuti meravigliosi cuciti da mani preziose che avvolgevano le figure eleganti delle Signore invitate e i corpi delle più grandi artiste dell’epoca nella serata davvero più bella dell’anno.
Erano gli ’40, ’50, ’60… i bozzetti ispirati ai grandi artisti del presente e del passato passavano di mano in mano tra le signore più eleganti ed esigenti del pianeta, perché ciascuna potesse scegliere il SUO abito.
E che privilegio poter scegliere il PROPRIO abito. Che immenso privilegio!
Anni fortunati quelli, anni da raccontare, anni che sarebbe stato bello assaporare e annusare, per poter capire quello che viviamo oggi. Oggi che c’è tanta moda, ma poco stile.
Fortunate le donne dell’epoca che hanno visto, toccato e indossato abiti che potevano davvero essere definiti tali.
Abiti che si tramandano, che durano una vita, che è un sogno solo guardarli.
Abbiamo un po’ di fortuna anche noi, comunque.
Questo splendido atelier, infatti, esiste tutt’oggi… e Curiel, nelle mani di Raffaella, crea abiti meravigliosi anche per noi mamme pratiche e super impegnate.
Abiti che possiamo tenere nell’armadio per tutta la vita. Abiti che ci conforteranno e che ci sosterranno ogni volta che vorremo sentirci davvero splendide ed eleganti.
Noi Italiane, alla fine, siamo davvero un po’ speciali. Ricordiamocelo sempre
♥
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