Kenzo ci ha lasciati, un’altra vittima illustre dei nostri tempi

kenzo ig

Kenzo ci ha lasciati, un’altra vittima illustre dei nostri tempi che ci mancherà moltissimo e per moltissimi anni, orfani di un eroe visionario

Kenzo fu probabilmente la parola chiave più cercata sui motori di ricerca esattamente 4 anni, nell’ottobre del 2016.

Fu in questo periodo, infatti, che fu lanciata la sua capsule per H&M. La ricordiamo con nostalgia e le mamme più fortunate avranno sempre nel guardaroba un concreto bellissimo ricordo.

Compresa qualcuna di nostra conoscenza.

Kenzo ci ha lasciati

Ma, nonostante il successo di quella collezione fu incredibile, noi non lo vogliamo ricordare per questo.

Kenzo è stato molto molto altro.

Kenzo Takada aveva conosciuto il suo massimo splendore negli anni ’70 e ’80, ma negli anni ’90 e soprattutto dopo che nel ’99 aveva lasciato il brand alla direzione artistica di Roy Krejberg non era più seguitissimo.

E’ stato solo con Antonio Marras che il brand Kenzo, dal 2006, è ritornato nella “to do list” delle fashioniste più attente.

kenzo per hm

Collezione Kenzo per HM

Dalla nascita di un mito…

Fu proprio questo stilista visionario, alla metà degli anni ’70, a irrompere nel fashion system allora ai suoi albori per proporre uno stile pensato per tutti i giorni, lontano dalle sfilate fiorentine della Principessa Irene Galitzinem e del marchese Emilio Pucci.

kenzo figurini originali

Kenzo 

La cifra stilistica di questo grande maestro univa la ricerca del colore tipica giapponese, con forme, tagli e volumi sempre ispirati dai costumi tradizionali.

Nato a Himeji, città della prefettura di Hyogo, il 27 febbraio 1939, abbandonò presto l’Università di Kobe e si iscrisse alla scuola di moda Bunka Gakuen di Tokyo.

E’ interessante che questa scuola avesse appena aperto le iscrizioni agli uomini.

Dopo il diploma, si trasferì a Parigi, all’epoca capitale internazionale della moda. Dal 1964, il giovane stilista in erba ha collaborato, tra gli altri, con la casa di moda Feraud (fondata nel 1949) e con la rivista ‘Jardin des modes’.

kenzo giovane

Già nel 1970 apre nella Galerie Vivienne la sua prima boutique: Jungle Jap. E’ dello stesso anno la sua prima strepitosa sfilata alla quale la rivista Elle dedica un intero numero.

Il pioniere della commistione tra Oriente e Occidente è ormai consacrato.

kenzo anni 70

… ai giorni nostri

Nel 1980 Kenzo diviene una società, che viene poi venduta la gruppo LVMH di Bernard Arnault nel 1993.

Già nel 1987, ancora un pioniere in anticipo sui tempi, Kenzo Takada lancia la sua prima collezione per bambini. Chi se non lui, che si diverte a giocare con colori e animali proprio come un bambino, nelle sue memorabili sfilate?

Kenzo Takada elefante

E’ di pochi anni successiva, siamo nel 1988, la creazione della sua linea di profumi. “Kenzo pour Homme” e “Flower by Kenzo” sono le fragranze più conosciute, ma il vero magico mistero di questo artista eclettico (negli ultimi anni si occupa anche di arredamento), contemporaneo, aperto, giocoso si svela nelle note dolci e persistenti di “Jungle”.

kenzo jungle

Jungle è un profumo veramente unico. Forte, speziato, orientaleggiante, incredibilmente persistente, è uno di quei profumi che precede e segue la donna o l’uomo che lo indossa.

Non ne esiste un altro simile. Profumarsi con Jungle è un atto di coraggio e di assertività. Chi porta questo profumo vuol far riconoscere e ricordare la sua presenza fisica.

Dovevano essere pazzeschi quegli anni a Parigi, con il Kaiser Karl, Kenzo Takada, Yves Saint Laurent e una giovane Franca Sozzani, che partecipava alle sue prime sfilate e vedeva nascere e raccontava il nuovo fashion system.

Chissà quanto è bello, colorato e pieno di creatività il Paradiso!

kenzo ritratto

Ci mancherai.

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