Come vestire bio i nostri bambini con prodotti made in Italy

vestire bio

Come vestire bio i nostri bambini: un piccolo gesto che può contribuire a cambiare le sorti del mondo in cui viviamo e a tutelare la pelle delicata dei più piccoli.

Vestire bio non è mai stato così facile.

Proviamo?

vestire bio

Vestire bio come dovere morale di tutti

Questo periodo storico ci ha portato a riflettere, a pensare ai nostri affetti e al nostro pianeta e ha risvegliato una coscienza e una sensibilità che avevamo perduto.

Abbiamo visto insieme quanto inquinamento purtroppo produce il sistema moda ed esaminato le riflessioni e le proposte presentate dai rappresentanti di questo mondo nell’ultimo periodo.

Diviene naturale ancor di più in questo momento storico economico riflettere su ogni singolo acquisto che andiamo a fare.

Allora acquistiamo pochi capi essenziali e se riusciamo a farlo nel rispetto della natura è meglio.

Vestire bio: cosa vuol dire?

Una piccola spiegazione è d’obbligo per chiarire a tutti cosa vuol dire “vestire bio”.

Per essere sicuri che il nostro capo sia “BIO”, controlliamo che abbia l’etichettatura che il tessuto è biologico, ovvero la dicitura GOTS (Global Organic Textile Standard).

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Vestire bio: certificazione GOTS

Questa certificazione è la più diffusa nel mondo del tessile e attesta non solo l’origine biologica del tessuto ma anche lo stato sociale dei lavoratori in tutta la filiera tessile.

Ci sono poi tutta una serie di certificazioni che si riferiscono esclusivamente al tessuto e non garantiscono l’aspetto sociale e produttivo dell’azienda.

Un’altra certificazione è la Oeko-Tex che ci garantisce di vestire anche “ecosostenibile”, ovvero con capi prodotti a basso impatto ambientale.

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Ma passiamo adesso a scoprire insieme quali sono i marchi italiani che vestono bio!

Come vestire bio con marchi italiani:

Per ripartire scegliamo capi prodotti in Italia, da marchi italiani e con un occhio per l’ambiente.

Il nostro Paese non è stato tra i primi a dedicare la giusta attenzione alla natura, ma negli ultimi anni ha recuperato. Sono nati molti brand italiani proprio dalla ricerca di fibre e lavorazioni a impatto zero.

Il brand piemontese Bamboom nasce nel 2012 per realizzare abbigliamento per bambini in bambù organico.

Il materiale scelto è naturale, anallergico e supermorbido, perfetto per la pelle delicata dei neonati e dei bambini piccoli. Le linee sono essenziali ma con dettagli che danno un tocco di originalità ai capi.

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Vestire bio: capi estivi di BAMBOOM

Il bamboo ha inoltre un sacco di proprietà che lo rendono preferibile persino al nostro amato cotone: assorbente, antibatterico, ipoallergenico, etc..

Del prossimo brand che andiamo a vedere insieme ti avevo già parlato a proposito della copertina per il neonato e degli acquisti sensati per il neonato.

Oggi torniamo a parlare de Le tintine e per farlo ci spostiamo a Seregno, nella provincia di Monza e Brianza.

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Come vestire bio i bambini

Vestire bio: capi in filati pregiati di Le Tintine

La scelta dell’azienda punta tutto sui materiali: cotone, lana e seta tutti certificati e acquistati in aziende italiane selezionate che garantiscono le certificazioni viste sopra.

Il prodotto finale è un capo unico e raffinato, perfetto per l’estate ma utilizzabile anche in inverno.

Linee classiche e talvolta anche retrò che denotano un’eleganza e una ricercatezza dei dettagli vanto del nostro vero made in Italy.

Come vestire bio con il nostro amato MADE IN ITALY

Botanica Boo è un marchio italiano che oltre al cotone ecologico utilizza altre fibre bio.

Conoscete il Lenpur? Io non lo conoscevo, ma ho scoperto che è un filato in pura cellulosa ecologico e salutare ricavato dalla polpa del legno.

Oltre a questo Botanica Boo sceglie fibre riciclate ricavate da materiali esausti. Il risultato finale sono capi semplici e raffinati che esaltano il tessuto utilizzato.

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Vestire bio: capi acquistabili sullo shop online di Botanica Boo

Continuiamo il nostro viaggio verso Bolzano alla scoperta di un altro marchio italiano “bio”.

Cora Happywear  nasce con l’intento di fare qualcosa per i nostri bambini ma anche per aiutare i popoli più bisognosi. Il brand nasce dalla scelta coraggiosa di Elisabeth Tocca di lasciare il lavoro sicuro e provare a realizzare il suo sogno.

Vengono utilizzati solo materiali ecosostenibili.

Inoltre Cora (il cui nome deriva dalla parola “coraggio”) destina il 2% delle sue vendite al progetto di Plan Italia: adozione a distanza di bambini nei paesi dell’Africa.

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Vestire bio: capi di Cora Happywear

Come vestire bio e contribuire a una giusta causa

Rimaniamo nell’ambito delle aziende che producono capi ecosostenibili e che devolvono parte dei loro guadagni a una causa nobile.

Tra queste ne ho selezionate due di cui ti voglio parlare.

La prima, Pangaia, è una start-up, ormai diventata un vero e proprio brand eco-friendly. Nasce con l’obiettivo di “accelerare la transizione mondiale verso una produzione e un consumo pienamente sostenibili“.

vestire bio PANGAIA miradumavestire bio PANGAIA miraduma

vestire bio PANGAIA miraduma

Con una testimonial e contributor come Miroslava Duma non è stato difficile diffondere il marchio.

I meriti però vanno al team di ricercatori che sta dietro al progetto, composto da eccellenze in campo scientifico. L’azienda ha collaborato con Moncler alla creazione di piumini cruelty-free, ovvero senza l’utilizzo tanto discusso della piuma d’oca.

Vestire bio con nuove tecniche di produzione a impatto zero

Questa viene sostituita da FLWRDWN, fiori di campo naturali, un biopolimero e mescolati con un infuso di aereogel. L’intuizione di ricercatori e scienziati ha condotto PANGAIA a realizzare anche una sua propria linea di abbigliamento.

T-shirt prodotte grazie ad una particolare lavorazione delle alghe marine dei fiordi islandesi sono un prodotto biodegradabile al 100% e carbon neutral.

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Capi in felpa per adulti e bambini coi colori della natura sono realizzati poco alla volta e venduti online ma risulta quasi impossibile acquistarli, tante sono le richieste.

Se riesci a trovarne una disponibile avvisami, ok?

Intanto qualcuno è riuscito ad averne in più colori e devo dire che li indossa tutti benissimo!

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Vestire bio: Leo Ferragni immortalato in questi giorni su Instagram dalla mamma Chiara.

Vestire bio contribuendo a salvare il mare

Cercando capi per Yoga mi sono imbattuta in questo marchio di origine portoghese e mi ha colpito il motto: BECAUSE THERE IS NO PLANET BE. Ecoh.

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Ecoalf nasce nel 2009 dall’idea del fondatore Javier Goyeneche di creare un prodotto totalmente sostenibile.

Diventato padre di Alfredo (da cui il nome del brand) Javier riflette sul mondo che andremo a lasciare ai nostri figli e alle generazioni future. Il risultato delle ricerche portate avanti è una linea di capi ottenuti da rifiuti come la plastica e il poliestere, riciclati e resi biodegradabili.

La Fondazione Ecohalf inoltre, collabora con organizzazioni internazionali come Upcycling the Oceans sia in Spagna che in Thailandia.

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Queste si occupano di recuperare a plastica negli Oceani con l’aiuto del settore della pesca per dare una seconda vita ai rifiuti di plastica attraverso il riciclaggio e l’economia circolare. Per i bambini la collezione prevede felpe e tshirt oltre a giacconi e accessori come zainetti.

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Spero di averti trasmesso la voglia di acquistare con più coscienza e scrupolosità.
Alla prossima.

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